giovedì 29 luglio 2010

Lampascioni sottolio

Avete mai provato a fare delle foto a un barattolo di sottolio?? Io non ci sono riuscita in nessun modo, anzi, se avete dei consigli vi prego di darmene! In ognuna mi vedevo io riflessa e deformata, con un nasone enorme (non che abbia un naso francese) ma tant'è...per questa ricetta, mi sono dovuta accontentare di riprendere la materia prima...che poi sono anche fotogenici questi lampascioni, no?


Per la preparazione: pulire i lampascioni, attenzione perché cacciano un liquido vischioso e appoccicosissimo, sciacquarli accuratamente e lessarli per circa 20 minuti (in acqua leggermente salata e già bollente a cui avremo aggiunto circa un terzo di aceto bianco).
I lampascioni devono risultare appena scottati, quindi croccanti.
Scolare e metterli in barattoli di vetro sterilizzati. Aggiungere peperoncino, odori a piacere (io ho messo l'alloro) e coprire con olio di oliva. Chiudere i barattoli e procedere alla sterilizzazione. Lasciar riposare per un paio di mesi prima di consumarli.
Mi raccomando: i lampascioni troppo cotti non sono molto buoni, quindi poca cottura e sterilizzazione il minimo indispensabile!!!
Tra due mesi vi dirò i miei come sono venuti!!!! 

sabato 3 luglio 2010

Carbonara di vitalbo

E' il primo giorno ormai da mesi che trovo finalmente il tempo di sedermi un attimo in tranquillità e postare una ricettina...che mesi intensi!!! A questa ricetta ci pensavo da un sacco, sulla scia della cara Terry e delle sue meravigliose erbette!
La passione per le erbe selvatiche me l'ha trasmessa mio padre, con il quale da piccola andavo in giro raccogliendo una gran varietà di frutti, funghi e erbe varie...
Tra queste la mia preferita è senz'altro  il vitalbo, o vitalba come ho letto su internet cercando di capire di che pianta si trattasse. Il sapore è amarognolo, simile a quello degli asparagi selvatici ma è molto più facile da trovare! E' buonissimo sia con la pasta, sia a frittata, ma attenzione, perché in grosse quantità è tossico (tranquille, molte piante lo sono, anche il prezzemolo lo è!), dunque vanno consumate solo le cime dei germogli e un consiglio: non raccoglietelo mai vicino al mare...non so per quale motivo ma quello che cresce lì è fortissimo e irritante...ve lo assicuro, ho provato sulla mia pelle, sono stata due ore con gli occhi che bruciavano solo per averlo messo sul fuoco!!!
Be'...rileggevo quello che ho scritto, spero di non avervi spaventato...è veramente ottimo e come tutte le cose basta usarlo con criterio....

La ricetta è semplice semplice (per 3-4 persone):
Lavate e pulite il vitalbo, mettetelo in un pentolino con un po' di olio e sale e lasciate cuocere con il coperchio e a fuoco finché non diventa tenero (in genere circa 15 minuti), se necessario aggiungere un po' di acqua.
A parte sbattete un paio di tuorli e emulsionateli con l'olio di cottura del vitalbo che avrete fatto intiepidire per non cuocere l'uovo.
Lessate 300 gr di troccoli freschi (in alternativa spaghetti alla chitarra), scolate e unite il condimento mescolando velocemente.
Servite subito perché come la carbonara tradizionale, l'uovo tende a rapprendersi.
Bon Appétit